Informazioni personali

Cava Dè Tirreni, Salerno, Italy
Appassionato di esche artificiali da diversi anni pratica lo Spinning e si diletta in tutte le altre tecniche sia da riva che dalla barca. In acque dolce da i primi passi nel Bass Fishing. Da un anno collabora con iFish come Pro Staff DUEL Italia ed è consulente tecnico per il design delle canne INSHORE. Nell’ambito giornalistico piccole collaborazioni anche se a breve inizierà con Mediatika. Vive la pesca come momento di crescita ed empatia con l’ambiente che lo ospita RISPETTANDOLO e TUTELANDOLO.

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mercoledì 25 luglio 2012

SPINNING SULLE MANGIANZE


“Ai pescatori non interessa se sono bianco o olivastro, ricco o povero, se porto la tunica o gli stivaloni, a loro importa solo del fiume, dei pesci e della gara tra noi e loro. Per i pescatori le uniche virtù sono pazienza, tolleranza e umiltà. E questo mi piace." 


Dal film "IL PESCATORE DI SOGNI"


Queste parole esprimono la vera essenza dei pescatori, gli stessi con i quali vado a pesca o che incontro per caso e ciò mi rende un uomo molto fortunato.




Salento: a sud di Taranto, con Amerigo e Giuseppe, si parte per una nuova avventura. L’appuntamento è prima dell'alba, giusto il tempo di fare colazione, varare il gommone e via, verso il sole che già sorge scrutando il mare. Arrivati sulla batimetrica dei cento metri, ci fermiamo per osservare i segnali della natura: i primi movimenti dei gabbiani e i piccoli guizzi sulla la superficie del mare.


Ecco le prime mangianze che aggallano timidamente e si intravedono alcuni dorsi che ci confermano la presenza di branchi di piccola taglia. 
Iniziamo la nostra azione di pesca lanciando con precisione e coordinazione uno dopo l'altro; io lascio affondare per diversi metri il nostro metal jig da cinque o sette centimetri colore naturale. L'attesa dell'attacco scolpisce sui nostri volti un’espressività che quasi non ci appartiene.  



Lo spinning sulle mangianze, alla ricerca del  pelagico, ha la facoltà di far emergere aspetti del carattere più nascosto: svela la natura dell'uomo cacciatore di emozioni forti e stimola la competizione con la forza della natura. 




Fin dalle prime toccate si avverte diffidenza anche perché, avendo a disposizione pesce foraggio, si necessita di una buona dose di fortuna. 
L'attimo propizio è quello del tocco dell'artificiale sull'acqua: in mezzo al ribollire del mare si aspetta che poi lo attacchi in caduta, nel caos. 




Solo un attimo o pochi minuti, dopo di che si inabissano, infastiditi dalla nostra presenza e si allontanano per poi riaffiorare in un altro posto. 
Noi però siamo già pronti per spostarci rapidamente verso un altro branco,con Amerigo alla guida.




La prima cattura ci rianima dopo tanti tentativi falliti e spostamenti rapidissimi: si tratta di un tombarello e questa cattura ci conferma la difficoltà di attacco. Questo tipo di pelagico, infatti, è molto diffidente e meno attratto da esche artificiali a differenza dell'alletterato o del tonno rosso che forse, o in alcuni casi, collabora di più.




La mattinata prosegue, caratterizzata da centinaia di lanci e decine di miglia percorse a rincorrere i nostri pelagici. Si susseguono le catture man mano che il sole si riscalda.






Difficile spiegare le sensazioni o gli sguardi tra noi, ma fortunatamente avevo piazzato una video camera sulla prua del gommone: forse solo le immagini possono raccontarvi l’adrenalina quei momenti irripetibili e  indelebili, tutte quelle emozioni che io non riesco a trasmettervi solo attraverso le parole, semplicemente perché sono "MOMENTI DI VITA INSIEME".